LO SCUDETTO DEL 2009 – GIUSEPPE PATRIARCA

L'INTERVISTA A GIUSEPPE PATRIARCA: DALLA VISIONE ALLA VITTORIA

di Alistair Castagnoli, basketball coach, dottore in Scienze Motorie

Sabato 30 maggio 2009 Udine, la squadra di basket Under 19 (12 ragazze nate nel '90, '91, '92 e '93) dello Sporting Club Udine (società di basket femminile) allenata da Gianluca Abignente, vince lo Scudetto di basket femminile e diventa Campione d'Italia.
E qui mi fermo.
Perché quando accade qualcosa di così grandioso, qualcosa che inevitabilmente tocca e cambia la vita di molte persone, si corre un rischio.
Il rischio di dimenticarsi di chi sta dietro le quinte.
Non solo di chi si occupa di tutti i piccoli dettagli, ma di chi "quelle quinte" le ha create. Solide. Affinché potessero sorreggere un progetto di cui lo Scudetto è solo la punta.
Tutto inizia nel 1997 con il Progetto Trudi. Da una visione condivisa dalla passione, dalla competenza, dall'intelligenza e dalla lungimiranza di persone come Giuseppe Patriarca.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Signor Patriarca, Lei ha investito tantissimo nel basket femminile permettendo a centinaia di ragazze di poter giocare a pallacanestro. Ha fatto crescere giocatrici e allenatori. Dal 1997 Lei ci ha creduto e ha tenuto duro. Ha speso risorse ed energie e, alla fine, spero sia stato ripagato dalla vittoria di uno Scudetto giovanile.

GIUSEPPE PATRIARCA: Abbiamo vinto uno Scudetto che io pensavo di vincere già qualche anno prima in tutta onestà. Perché la squadra dello Scudetto era molto forte, ma precedentemente avevamo avuto squadre che reputo ancora più forti, con una base di giocatrici anche fisicamente più strutturate. Questo è il primo pensiero.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Vero, poi la vittoria è arrivata addirittura in casa, a Udine.

GIUSEPPE PATRIARCA: Poi lo abbiamo vinto in casa, quindi una doppia soddisfazione. Non è stato facile. A posteriori di quelle avversarie che abbiamo battuto in Finale (San Martino di Lupari, ndr.) due sono finite in Nazionale (le gemelle Dotto, ndr.) quindi vuol dire che la qualità delle avversarie era molto alta. E mi ricordo che le giocatrici di San Martino hanno stretto i denti fino in fondo, ma le nostre hanno retto.
Quella vittoria è stata frutto di un gran bel percorso e la squadra ha reso molto ed è stata guidata con grande maestria, quello bisogna anche ammetterlo.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Credo che Larry (Abignente, ndr.) abbia fatto un lavoro veramente notevole perché, come dice Lei, dopo la delusione degli ultimi anni, non era facile per alcune giocatrici crederci ancora.

GIUSEPPE PATRIARCA: No, non era facile e Larry ha lavorato molto bene. Tanto che la carriera di Larry poi è esplosa ed è arrivato molto in alto.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Sì, quello scudetto è stato un nuovo inizio per la sua carriera di allenatore (per approfondire si legga l'intervista a Gianluca Abignente).

GIUSEPPE PATRIARCA: Sono molto contento per lui.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Io sono arrivato al Suo Sporting Club Udine nel 2001 e ci sono rimasto fino al 2013. Quindi ho avuto modo di toccare con mano quanto bene Lei abbia fatto a giocatrici e allenatori, che senza persone come Lei non avrebbero avuto la possibilità di giocare od allenare.

GIUSEPPE PATRIARCA: Grazie che lei lo riconosca. Io sono convinto che se abbiamo ancora una squadra femminile a Udine, il seme è stato piantato in quegli anni.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Sono d'accordo. Guai a non pensarlo!

GIUSEPPE PATRIARCA: Anche Leonardo De Biase (attuale presidente della Libertas Basket School Udine, ndr.) coltiva il vivaio e il vivaio dà frutti e continuità. Quello è il principio che aveva guidato Mario (Graziutti, il General Manager. Ndr.) e il sottoscritto.

ALISTAIR CASTAGNOLI: E' vero. Lei ha subito investito nel vivaio, nel settore giovanile pur sapendo che ci sarebbe voluto del tempo.

GIUSEPPE PATRIARCA: Sì, infatti sotto l'Under 19 avevamo tante squadre che hanno sempre conseguito ottimi risultati con ragazze nate e cresciute dentro quel vivaio.

ALISTAIR CASTAGNOLI: E le confermo che diverse giocatrici uscite dal Suo vivaio hanno continuato a giocare per numerosi anni a ottimo livello e ancora lo stanno facendo. Giocatrici come Martina Picotti e Tayara Madonna (ora in A1, ndr.).

GIUSEPPE PATRIARCA: Mi fa piacere.

ALISTAIR CASTAGNOLI: A testimonianza dell'ottimo lavoro svolto, oltre alle Finali Nazionali e allo Scudetto, in quegl'anni sono arrivate tantissime convocazioni in Nazionale. Per Erika Striulli anche in Nazionale Maggiore, così come le stagioni in A1.

GIUSEPPE PATRIARCA: Sono contento per lei. Se lo merita la ragazza. Pensi che avevo lanciato al genitore l'idea di portarla in America e farle fare alcuni anni di college.
Peccato perché la ragazza ha intelligenza cestistica. Ha quella velocità che è propria del pensare e dell'agire.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Qualche ricordo in particolare di quella Finale Scudetto?

GIUSEPPE PATRIARCA: Ricordo Madonna che negli ultimi minuti ci ha tenuto in piedi. La caricavano di falli e lei andava in lunetta e li metteva tutti dentro. Abbiamo vissuto di lunetta gli ultimi momenti.
E ovviamente la Coppa! Che insieme alla foto conservo tutt'ora!



Lo Speciale per il decennale dello Scudetto 2009 continua!
Parte 3: le giocatrici, già pubblicato!

Credits Foto: in attesa

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