LO SCUDETTO DEL 2009 – MARTA FRANCO

L'INTERVISTA ALLE GIOCATRICI: MARTA FRANCO

di Alistair Castagnoli, basketball coach, dottore in Scienze Motorie

ALISTAIR CASTAGNOLI: La prima domanda è quasi scontata visto quanto tu e il tuo gruppo '90 avevate inseguito quello scudetto. Quanto lo desideravi? Quanto lo hai voluto?
Da un punto di vista pratico cosa hai fatto per trasformare quel sogno in realtà? Hai cambiato qualcosa quella stagione rispetto alle precedenti?

MARTA FRANCO: Probabilmente la risposta rischia di essere altrettanto scontata. Lo scudetto per me e, più in generale per noi gruppo ’90, era un sogno nel cassetto. Lo abbiamo visto scivolare via molte volte, dalla prima finale nazionale disputata a Bormio nel 2004. Ad ogni occasione mancata, accanto alla delusione, il desiderio di raggiungere l’obiettivo diventava sempre più forte e siamo arrivate alla stagione 2008/2009 con la consapevolezza che quella fosse la nostra ultima opportunità. Quello scudetto è stato sognato e voluto ed è stato lo stimolo per migliorare e non mollare nei momenti di difficoltà che, inevitabilmente, si incontrano durante una stagione, considerando anche il fatto che alcune di noi quell’anno avevano l’esame di maturità e che, di conseguenza, anche l’impegno dal punto di vista scolastico era notevole.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Con alcune delle ragazze '90 tu hai giocato fin da dopo il minibasket, questo ti ha fatto elaborare un concetto di squadra? Hai un'idea di cosa significhi essere una squadra? E di cosa sia per te il gioco di squadra?

MARTA FRANCO: Sì, con alcune ragazze ho iniziato a giocare da subito dopo il minibasket tanto che, prima che compagne di squadra erano, e sono tuttora, amiche. Essere una squadra significa remare tutte nella stessa direzione, portare ciascuna il proprio contributo e il proprio tassello, secondo le proprie capacità e possibilità, nella consapevolezza che l’apporto di ognuna è fondamentale tanto quanto quello delle altre.


ALISTAIR CASTAGNOLI: Dopo lo scudetto hai continuato a giocare. Oltre a farci un breve riassunto della tua carriera, ci dici se il basket ti è sembrato diverso dopo aver vinto uno scudetto?

MARTA FRANCO: Dopo lo scudetto ho giocato per un anno alla Robur Palmanova, negli anni successivi alla PLC Cussignacco, con una parentesi di un anno alla Libertas Basket School. Quest’anno, in attesa di rientrare da un infortunio importante, sono tra le file della neonata CBU femminile, militante in serie C. La vittoria dello scudetto per me, come dicevo, è stato un sogno realizzato, in caso contrario penso che avrei avuto sempre la sensazione di aver lasciato per strada qualcosa di incompiuto. Il basket non mi è sembrato diverso, probabilmente sono io che poi ho iniziato a guardarlo in maniera diversa, nella consapevolezza di volermi focalizzare maggiormente sugli obiettivi di studio prima e professionali poi.

ALISTAIR CASTAGNOLI: La vittoria dello scudetto ha cambiato qualcosa in te? Nel tuo modo di vedere lo sport e la vita?

MARTA FRANCO: Più che cambiata, penso sia più giusto dire che lo scudetto, o meglio, tutto il cammino fatto per arrivarci, con i suoi alti e bassi, mi abbia fatto crescere e maturare, come tutti i percorsi di vita che ciascuno di noi fa.

ALISTAIR CASTAGNOLI: C'è qualcosa che hai imparato sul campo, durante gli allenamenti che ti è servito nella vita di tutti i giorni?

MARTA FRANCO: Sul campo e dagli allenamenti credo di aver imparato il significato e il valore dell’impegno, della costanza, della dedizione e anche l’importanza dell’organizzazione.

ALISTAIR CASTAGNOLI: Se potessi portare solo un ricordo, un'emozione della stagione delle Finali, quale sceglieresti?

MARTA FRANCO: È difficile selezionare un solo ricordo, rischierei di lasciare fuori qualcosa di importante. Sicuramente ricordo con affetto il gruppo, staff compreso, il suono della sirena finale, la gioia incontenibile e la sensazione, finalmente, di avercela fatta.

Lo Speciale per il decennale dello Scudetto 2009 continua!
Parte 3: le giocatrici, già pubblicato!

Credits Foto: in attesa
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